È l’ultima tappa del suo tour “La Lombardia che vorrei” e contemporaneamente la prima tappa ufficiale della sua campagna elettorale. Un appuntamento doppio per Emanuele Monti che mercoledì 18 gennaio ha chiamato a raccolta i suoi sostenitori al MIV di Varese per il il lancio della sua candidatura al Consiglio regionale della Lombardia come capolista della Lega nel Varesotto.
«In questi mesi abbiamo voluto portare al centro del dibattito le progettualità, coinvolgendo le comunità locali -ha spiegato Monti dal palco- e raccogliendo 1.145 idee di sviluppo in 7 tappe e visitando 35 strutture sanitarie». Con questo tour «oggi nel taschino non ci sono solo semplici idee ma progetti costruiti nel territorio, città per città» che abbracciano «prima di tutto il tema economico e poi quello delle infrastrutture e della sanità».
Ed è proprio sul tema delle infrastrutture che Monti, nel rispondere alla domanda del giornalista Roberto Poletti che ha moderato la serata, ha esplicitato il suo più grande rammarico dell’ultima legislatura, quello cioè di «un collegamento più veloce tra Milano e Varese». Sul risultato che lo rende più orgoglioso, invece, la risposta è netta: «il risanamento del Lago di Varese».
Nel corso della serata Monti ha ospitato sul palco anche le suggestioni e le testimonianze di Nico Valsesia, Luca Spada e Adele Patrini per poi lanciare la sua candidatura sotto uno slogan: “Quello che ho fatto è il mio biglietto da visita, quello che farò la mia motivazione”.