L’ultimo post l’ha dedicato all’idea di “amministrazione popolare”: fedele al nome della sua lista, Tiziano Bonini ha voluto sottolineare nel finale di campagna elettorale la sua idea di fondo, quella di un rapporto diretto tra elettori e amministrazione in pectore. Un appello diretto ai cittadini (“Votati!”) che è stata anche la cifra del suo modo di presentarsi nel dibattito pubblico all’oratorio, l’unico di questa campagna elettorale con quattro sfidanti.
“Nulla da nascondere -. nessun interesse personale – niente politici – zero burocrati” sono gli altri messaggi che hanno sostenuto Bonini nell’ultima settimana, in cui è tornato anche su una delle prospettive più definite del suo programma, quella di un vasto riordino della viabilità e della sosta a Tornavento, l’angolo più conosciuto di Lonate, di sicuro quello che attrae più visitatori. Proprio su Tornavento si è acceso anche lo scontro con il centrodestra, con cui Bonini inizialmente aveva un buon rapporto ma poi aveva rotto prima della fase elettorale.
L’attività della lista di Bonini si è mossa molto sui social, dagli account e forse più nei gruppi del paese, in questi ultimi giorni anche con post legati ad un passaggio particolare: l’udienza che ha visto Antonio Casoppero in tribunale, per un processo per diffamazione ai danni della sindaca Nadia Rosa (rinviato dal giudice a dopo le elezioni, per questioni di opportunità).
Ma per il resto Bonini ha continuato a presentarsi soprattutto come l‘outsider, l’estraneo ai giochi della politica. Contro l’amministrazione, contro il centrodestra e anche contro quel Modesto Verderio con cui più acceso è stato lo scontro nel dibattito elettorale pubblico, come del resto già negli ultimi anni, nella lunga fase di contestazione social da cui poi è emersa la candidatura del “Trump di Lonate”.