Il candidato sindaco di Bardello con Malgesso e Bregano Alternativo Gianni Armiraglio non ci sta. La risposta negativa ottenuta dall’ufficio del Prefetto, alla sua richiesta di sospendere le elezioni amministrative per violazione della legge del 1989 sul divieto di avere nello stesso comune due vie con nome uguale, è criticata apertamente da Armiraglio e dalla lista che lo sostiene.
La richiesta di sospensione risale al 9 maggio scorso: « Il candidato Sindaco Gianni Armiraglio – si legge in una nota – scriveva al Prefetto di Varese Salvatore Rosario Pasquariello per segnalare la correttezza delle elezioni comunali dovuta ad una probabile irregolarità delle tessere elettorali. La motivazione della richiesta è dovuta al fatto che nel D.P.R. 223 del 30 maggio 1989 art. 41 comma 5 “Nell’ambito del territorio comunale non può essere attribuita una stessa denominazione ad aree dello stesso tipo, anche se comprese in frazioni amministrative diverse” cosa che avviene per le tessere elettorali di detto Comune. Nel nuovo comune esistono numerose vie con la stessa intitolazione, in alcuni casi doppia intitolazione e in altri casi tripla intitolazione (Via Roma, Via Mazzini e Via Piave), vie che erano già presenti nei singoli comuni entrati a far parte prima dell’Unione e poi della Fusione dei tre comuni. Oggi le tessere elettorali riportano la denominazione del nuovo Comune Bardello con Malgesso e Bregano. Il nuovo comune, poiché non è stata sistemata l’anomalia prima della nascita del Comune di Bardello con Malgesso e Bregano, avvenuta in data 01.01.2023, ha inteso differenziare le vie aventi lo stesso nome mediante l’indicazione della località, Località Bardello, Località Malgesso e Località Bregano. Tutto ciò è contrario D.P.R. 223 del 30 maggio 1989 art. 41 comma 5 “…aree dello stesso tipo, anche se comprese in frazioni amministrative diverse”, cosa che, invece, sta avvenendo sul territorio del nuovo comune. In data 23 marzo 2023 la questione era già stata portata innanzi al Ministro dell’Interno Piantedosi con una motivazione ancora più grave che riguardava non solo le tessere elettorali, come sta attualmente avvenendo, ma addirittura le Carte di Identità. Il Ministro si è ben guardato dal rispondere. L’esposto al Ministro è stato allegato alla richiesta inoltrata al Prefetto di Varese.»
La risposta della Prefettura chiarisce che non vi è alcuna irregolarità o violazione di legge in quanto “ la scelta del comune di gestire sulle tessere elettorali ( in via transitoria e delle more di una revisione della toponomastica ad opera di una nuova amministrazione eletta) le identiche denominazioni delle vie specificando la località di ubicazione, per consentire un’univoca identificazione, appare condivisibile. Ciò anche in considerazione che la tessera elettorale …. Ha la funzione di attestareil diritto elettorale attivo del titolare stesso e di prevenire suoi eventuali tentativi di doppio voto”.
Una risposta che Armiraglio contesta: “ A nostro avviso il D.P.R. 223 del 30.05.1989 è valido dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale in tutto il territorio nazionale e deve essere rispettato anche nel Comune di Bardello con Malgesso e Bregano poiché Legge dello Stato Italiano valida sempre. Pertanto, a nostro avviso, non essendo regolari le tessere elettorali non son regolari neppure le elezioni e vanno sospese e rinviate».