Gianni Ammiraglio, dai banchi dell’opposizione a Bregano aveva votato contro la fusione di tre comuni. Oggi si candida al ruolo di sindaco con la lista Bardello Malgesso e Bregano Alternativo.
Era contrario a questa fusione e oggi si candida con quale obiettivo?
Certamente avevo dato voto negativo e penso che il motivo sia evidente già nella scelta del nome chilometrico di questo nuovo ente, che è solo la somma di quelli dei tre comuni. Praticamente impronunciabile. Bardello con Malgesso e Bregano diventa un problema scriverlo: andrà a finire che, per comodità, si dirà che si abita a Bardello e gli altri verranno dimenticati. Quindi, andrà perduto tutto lo sforzo che è stato fatto in questa Unione, poi diventata fusione, per mettere assieme tre paesi che hanno sempre vissuto separati e poco hanno in comune. Poi qualcuno mi spieghi cosa c’entra Malgesso con il Lago di Varese…. Di solito, una fusione viene fatta per costruire una comunità grande, di circa 10/12.000 abitanti per avere un rapporto fondi-investimenti in equilibrio. Una volta si parlava di fondere Bardello e Bregano con Gavirate: quella era un’opzione. Oppure si poteva coinvolgere Biandronno. Ma nessuno è mai stato interessato. Così abbiamo fatto nascere un comunello di 4300 residenti che ha vie con nomi uguali: il DPR parla molto chiaro, non ci possono essere nello stesso comune nomenclature uguali, anche in località differenti. Occorrerà dire: abito in via Milano, località Bardello, nel comune di Bardello con Malgesso e Bregano. Immagino il funzionario all’estero che dovrà registrare una cosa così ridicola.
Nella vostra presentazione affermate “Si è puntato molto sulla quantità di risorse in arrivo e non sul valore di questo progetto per i cittadini”
Certamente, perché hanno sempre cavalcato lo slogan dei fondi in più. Bene: ora arriveranno più soldi. Ma come verranno spesi questi soldi? L’abbiamo visto come sono stati spesi negli anni precedenti: è stato ceduto l’acquedotto, sono stati portati avanti i singoli orticelli della politica. Chi ha lavorato nei fondi sociali europei, sia strutturali che di formazione, sa che i soldi ci sono il problema. Il tema centrale è come si spendono.
Quindi come vanno spesi questi fondi. Per quali problemi?
Incominciamo da Bardello. Bardello, da anni, è un’autostrada per i mezzi pesanti. Fino a oggi nulla è stato fatto, uno status quo dettato anche da scelte interne. Adesso che c’è la fusione, come si pensa di risolvere la questione che non riguarda le altre due comunità? Parliamo poi dell’eternit: perchè si aspetta a bonificare una zona gravemente nociva per la collettività? È una cosa indecente. Andavano coinvolti da subito degli esperti di sicurezza, sollecitati gli enti preposti fino ad arrivare in Regione. Ora sembra che i soldi della bonifica ci siano, ma siamo certi che sono sufficienti?
Ma se lei fosse eletto, come affronterebbe questi problemi?
Sul tema della mobilità, studierei un piano. Nella squadra ho persone con competenze adeguate per individuare le migliori strategie. Noi siamo un movimento già presente in un’altra decina di comuni. Nel caso fossimo eletti, potremmo contare su una rete di relazioni efficiente per condividere esperienze e pratiche attuate in altre realtà. Io, per deformazione professionale, sono portato a studiare il problema nel dettaglio prima di proporre una soluzione. Un altro tema delicatissimo è lo sfruttamento edilizio di questo territorio: andiamo avanti ancora molto a cementificare? E questa è una condizione trasversale nelle tre località, una criticità di cui abbiamo già iniziato a interessarci quando eravamo all’opposizione a Bregano con la lista CasadegliItaliani. Non voglio dire che d’ora in poi non si potrà più costruire, ma prima di avviare qualsiasi cantiere occorre studiare bene piani e progetti di sviluppo. Insomma, avere un piano di governo del territorio ragionato. Non vorremmo che le pratiche in vigore in ciascuno dei tre comuni proseguissero in questa nuova comunità.
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L’altro tema è quello del rapporto tra la pubblica amministrazione e i cittadini
Noi abbiamo pensato di fare un ufficio che dia assistenza al cittadino per sbrigare le pratiche più complesse. Non ci sostituiamo ai professionisti, ma semplicemente indirizziamo e agevoliamo, per esempio, nell’accesso agli atti che è una richiesta in capo a tutti mentre oggi vedo opporre tanti ostacoli alle domande dei cittadini. In lista abbiamo un ex funzionario del Ministero che ha lavorato molto nella pubblica amministrazione, anche locale, lui sarà un aiuto a orientarsi i un sistema burocratico davvero complesso, con una logica tutta particolare. La nostra idea è quella di avere un ufficio unico che dia consulenza ai cittadini.
Un tema per voi critico è anche quello dell’acquedotto
Sì, già una quindicina d’anni fa, i vecchi del paese, sto parlando di Bregano, mi dissero : “non mollate assolutamente l’acquedotto. L ‘hanno fatto i nostri padri e Bregano, Malgesso, Biandronno e Bardello hanno sempre avuto la loro acqua”. Oggi invece è stato ceduto a questa grande società. Una grande società che gestisce solamente e appalta le manutenzioni a terzi. L’abbiamo ceduta e oggi, se fossi eletto sindaco, non potrei comunque tornare indietro. Ma quello che farò, sarà di nominare organi di controllo puntuale, perché l’acqua diventerà un bene sempre più prezioso e non è possibile disinteressarsene.
Ha parlato dei problemi di Bardello meno di quelli di Bregano e Malgesso. C’è qualcosa che vuole aggiungere?
La zona industriale a Malgesso è frequentata da molti camion. Adesso si fa questa nuova rotonda, ma è previsto uno sbocco per la zona industriale di Malgesso o avremo sempre i camion che attraversano i ponticelli ? Quelli che si perdono seguendo il navigatore?
A Bregano il problema principale è quello dei trasporti pubblici. C’è un pullman di grande dimensioni che passa due volte al giorno, creando problemi alla circolazione. Si era pensato di creare un circuito in modo da impattare meno sulla viabilità, ma è stato contestato. Serve un servizio differente, tanto più oggi, col decentramento, perchè molti anziani o disabili dovranno raggiungere la sede del Comune a Bregano.
Ultimo tema trasversale è quello della sicurezza: adesso c’è un controllo dei boschi che porta le forze dell’ordine a fermare chiunque vi entri, anche i runner o chi va in discarica. Bisogna far finire queste situazioni di degrado nei nostri territori e restituirli alla piena fruibilità dei cittadini. In Trentino hanno gli orsi, noi gli spacciatori….