I partiti del centrodestra si presentano in forze a Lonate Pozzolo per sostenere la corsa di Elena Carraro, la candidata della coalizione che si è data il nome di Leali per Lonate. Molti i big nazionali e regionali, Paola Frassinetti, Alessandro Sorte e Mario Mantovani per proseguire con i suoi consiglieri regionali della lega e di fratelli d’Italia, ma anche tanti altri amministratori come Marco Colombo di Sesto Calende, l’omonimo Marco Colombo gallaratese e l’ex sindaco di Samarate Tarantino.

Ad aprire la serata però è stato l’ex sindaco Piergiulio Gelosa: una scelta non scontata ma che indica l’approccio della coalizione, si riparte dagli anni d’oro del centrodestra prima dell’esperienza dolorosa con Danilo Rivolta. “Mi fa piacere particolarmente che ci sia tu sindaco – ha detto carraro parlando a Gelosa – perché mi ricordo che Lonate ai tuoi tempi era stupenda“. [lefoto id=1420268]

E proprio Gelosa ha lanciato subito il messaggio politico forte: “Nel 2018 ha votato il 51,5% dei lonatesi, chi ci ha governato ha rappresentato sono il 24% dei lonatesi. Il 24% ha deciso di sciogliere l’Unione, ha deciso una debacle della nostra Sap, ha deciso di rivoluzionare Tornavento. Questo vuol dire che ogni voto è fondamentale. La prima cosa da fare none fare post, ma andare a votare”. [lefoto id=1420262]

Appello accorato di fronte a una sala strapiena, con molti da fuori ma anche molti lonatesi.
A rincarare il messaggio della necessità del voto e a rendere più esplicito l’appello al voto utile è subentrato, nella successiva presentazione dei candidati, Rino Portogallo:” Quante liste ci sono? A me Verderio l’altra sera (al dibattito in oratorio, ndr) pareva in coalizione con Uniti e Liberi. Può essere che Nadia Rosa abbia fatto un accordo con una persona che si candida per togliere voti a chi ha il diritto di tornare a governare? I cittadini di Bonini? Sono bravissime persone, genuini, ma c’è un problema: tutti vorremmo poter festeggiare ma ci sono priorità, tanti problemi di cui occuparsi. Loro inesperti, dicono che metteranno tutto gratis, non è credibile. Anche quella lista sa che non può vincere, portano via a noi”.

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Insomma: chi è di centrodestra deve fare quadrato e votare Carraro, questo è stato il messaggio lanciato nella presentazione. Mentre la presenza di tanti “big” del centrodestra aveva – come sempre in campagna elettorale – lo scopo di ribadire la continuità politica tra livello comunale è livelli superiori.

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Come già alla presentazione, i simboli di partito sono rivendicati come elementi di chiarezza: “Sappiamo cosa pensa Elena, sappiamo cosa pensa ognuno perché è scritto nei nostri simboli” ha sintetizzato Gelosa.

Negli ultimi giorni al centrodestra è stata chiesta chiarezza su una candidata con tatuaggio nazista. Tema evitato nella presentazione dei candidati. “Le polemiche hanno abbastanza nauseato” ha tagliato corto Carraro.