Ha affrontato il rapporto tra scuola e lavoro l’ultimo incontro varesino prima delle elezioni di Letizia Moratti, candidata presidente per la Regione Lombardia.

Con lei, anche se virtualmente (Era collegato in streaming) il prof. Giuseppe Bertagna, già docente di pedagogia generale all’Università di Bergamo e consulente del ministero dell’Istruzione, che ha sottolineato i drammatici dati dei neet in Lombardia e in Italia, dove c’è una percentuale molto più altra che nel resto d’Europa di ragazzi che non studiano e non lavorano, a causa anche del progressivo venire meno del ruolo della scuola, dove materie di studio e mondo del lavoro diventano sempre piu lontane ed è venuto meno anche il suo ruolo di ascensore sociale.

Eppure: «Scuola e lavoro sono punti fondamentali per far crescere la nostra regione, che non cresce da 10 anni – ha commentato Letizia Moratti – Abbiamo bisogno di uno sviluppo sostenibile, e abbiamo bisogno di sostenere le imprese. Abbiamo bisogno di sostenere tutte le fragilità, tutte le nuove povertà, che ancora nella nostra Lombardia sono tante: ma senza sviluppo non si riesce a farlo».

Per la candidata presidente del terzo polo, questi argomenti sono importanti anche per dare un ultimo appello al suo voto: «Io lavoro da quando ho 20 anni, so cosa significa lavorare, so cosa significano i sacrifici, le difficoltà del lavoro. Per questo mi rivolgo a tutti coloro che sono, come me, delusi da una cattiva politica. Una politica schiacciata sulla sinistra o sulla destra, una politica che non ha dato risposte di merito ai tanti bisogni che ci sono nella nostra regione: le case Aler, i tanti ragazzi che non studiano e non lavorano, e molto altro. Io credo che sia giunto il momento di avere non solo politici alla guida della Regione, ma anche competenze: di chi conosce il lavoro, ha lavorato sulle competenze, ha dimostrato di saper risolvere situazioni critiche. Credo che sia giunto quindi il momento di avere in Regione chi sa gestire, non solo chi fa politica».