«Ho avuto modo di confrontarmi nei giorni scorsi con l’Associazione Passi e Ruote, in particolare con alcuni suoi esponenti come Patrizia Colombo, che raggruppa le persone che, in seguito ad incidenti stradali, riportano serie lesioni midollari: il percorso che ne segue è molto complesso e per questo servono unità spinali attrezzate con personale specializzato che li possa seguire nel loro percorso riabilitativo». Così Simone Longhini, candidato di Forza Italia alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale del 12 e 13 febbraio ed attualmente consigliere comunale a Varese e consigliere provinciale, solleva il tema dei centri riabilitativi.

«Ad oggi a livello regionale esistono solo due centri che si possono occupare di questo percorso ovvero l’Ospedale di Niguarda e quello di Sondalo, due centri efficienti ma non sufficienti a rispondere alla domanda regionale. I pazienti di questo tipo hanno bisogno di personale idoneo che li possa seguire nel loro percorso di cure specializzate che vanno somministrate con tempestività. Ad oggi purtroppo accade che le attese possono essere anche di molti mesi e, come evidente, sono pazienti che non possono essere ricoverati in un reparto qualunque.

Forza Italia si è fatta carico nel 2020, con un emendamento ad una mozione presentata in Consiglio regionale sul tema, di far inserire come spoke il presidio ospedaliero di Passirana afferente all’ASST Rhodense con la preziosa riapertura del servizio per i mielolesi.

Da allora sono stati fatti alcuni passi avanti con una delibera del settembre 2022 attraverso l’istituzione della struttura complessa di continuità di cura della persona mielolesa in afferenza alla struttura complessa riabilitazione specialistica-neurologica e ortopedica vascolare nel dipartimento di area medica ovvero la concretizzazione dell’emendamento di Forza Italia che però, ad oggi, resta purtroppo ancora lettera morta.

Occorre dunque, uno sforzo ulteriore, per rendere finalmente operativo quanto già sancito sia da diversi provvedimenti di Consiglio e Giunta sia quanto chiesto dal territorio, dagli stessi pazienti e dalle loro famiglie: la riapertura del presidio proprio presso il p.o. di Passirana e non in altri luoghi.

Si tratta di una battaglia di civiltà e a tutela della salute e della riabilitazione di molti pazienti, una richiesta che condivido e che prendo in carico fra i primi impegni: se dovessi essere eletto consigliere regionale, avvierei subito un’interlocuzione sia con il Presidente che con l’Assessore al Welfare e, non ultimo, con il Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali per arrivare al pieno e concreto risultato».