In una campagna elettorale in cui la maggior parte dell’attività è “sul campo”, tra mercati, piazze, apericene e dibattiti, la presenza di una sede fisica dove gli elettori interessati o gli attivisti possono recuperare materiali o incontrare il candidato e i suoi sostenitori è oro per chi si sta battendo per rappresentare il proprio partito in Regione. E anche a queste elezioni c’è chi l’ha fatto davvero, “occupando” in maniera temporanea negozi centralissimi o sedi prestigiose, per essere il più vicino possibile ai propri elettori.

Varese per questo è una “piazza” importante, dove non solo i varesini, ma anche gli abitanti di tutta la provincia, si recano spesso per lavoro, per shopping o anche solo una passeggiata. Devono averlo pensato anche tre candidati di punta di queste elezioni, che hanno scelto il centro di Varese per creare delle sedi temporanee “di livello”: sono Samuele Astuti, Raffaele Cattaneo ed Emanuele Monti.

E, per essere più vicini agli elettori possibile, tutti e tre hanno scelto di stare nel cuore della città, a pochi passi da piazza Monte Grappa. Il più vicino all’”epicentro” della città è senza dubbio Raffaele Cattaneo, che dista da lì – secondo le stime di Google maps – solo 36 metri. La sua sede elettorale è infatti in corso Matteotti 4, in un ex locale chiuso con la fine dell’anno scorso.[lefoto id=1369390]

Un po’ – ma poco – più in là c’è Emanuele Monti, a 160 metri dalla piazza centrale di Varese: più precisamente in via Veratti 1, nell’ex sede di una banca, che possiede ancora le pesanti porte di sicurezza dell’istituto di credito, in questi giorni però aperte ad amici, curiosi e sostenitori. [lefoto id=1369396]

A 300 metri dalla piazza invece c’è il “quartier generale” di Samuele Astuti, strategicamente posizionato tra il centro e la zona del mercato: è infatti in via Bizzozero, 9, in un ex negozio davanti alla sede del Gruppo Alpini, di fianco al Teatro di Varese e al mercato, a pochi passi dalla chiesa della Motta. [lefoto id=1369395]

Per tutti, tre posti strategici nel capoluogo, da cui condurre la propria campagna per la conquista del seggio regionale che porterà le loro ragioni nel “parlamentino” di Milano.