Poche promesse, ma tante “idee concrete”, da San Quirico al rilancio di eventi e del commercio, da portare avanti in un programma elettorale pensato su “misura per Angera“, che si tiene alla larga da difficili e altisonanti progetti in nome della pragmaticità.

A come Angera, lista guidata dall’ex vicesindaco Marco Brovelli, ribadisce, anche in sala consiliare, le linee guida con cui intende governare la città sul Lago Maggiore per il prossimo quinquennio secondo quattro parole: “condivisione, rispetto, trasparenza e coerenza”.

Dopo i tanti incontri al mercato, nelle frazioni e nei rioni nel corso della campagna elettorale, la lista, che a questa tornata elettorale propone il maggior numero di candidati con alle spalle esperienza amministrativa, ha presentato ieri, giovedì 11 maggio, il programma e i membri della lista per circa due ore. Ma, forse, bastano le parole di Francesca Burattinello per restituire efficacemente il senso complessivo ci ciò che A come Angera ha voluto trasmettere durante la serata: «L’obiettivo – spiega l’ex assessore al commercio durante il proprio intervento – è quello di far innamorare della nostra cittadina (non solo) i turisti ma anche gli angeresi e, soprattutto, le nuove generazioni».

Per farlo Marco Brovelli, «angerese purosangue e dedito alla politica locale dall’ormai lontano 2011», ha voluto riunire una squadra di candidati singolarmente suddivisa in team di lavoro (turismo cultura e commercio, sicurezza, giovani e sport, politiche sociali). Una strategia più amministrativa che elettorale e quanto meno originale rispetto alle tradizioni presentazioni delle liste, dove tradizionalmente, a ciascun candidato spetta un determinato punto del programma. La scelta di fatto ha inevitabilmente reso la serata ancor più corale del previsto, con tanti cambi al microfono tra i membri della lista e i sostenitori non candidati per un posto in consiglio comunale, fra cui il “padre spirituale del gruppo”, il dottor Vittorio Vezzetti che, oltre dell’Ospedale («la creazione di una commissione ad hoc per migliorare la qualità della vita in paese»), ha parlato di un punto esclusivo del programma della lista: l’inclusione di Angera, per quanto riguarda la collina di San Quirico, nel Plis (parco locale di interesse sovracomunale) del Golfo della Quassa, di cui fanno parte Ranco e Ispra.

San Quirico al centro anche per quanto riguarda la sicurezza, come sottolineato dal candidato Lino Coltellese (vigile del fuoco presente lo scorso anno per placare l’incendio), l’ambiente e la potenza attrattiva che Angera può offrire, come invece ribadito dal team del commercio, turismo e cultura.

Volontà ben precisa, quella di non separare questi tre aspetti e renderli parte di un unico gruppo di lavoro, di cui fanno parte Stefania Rabolini, Michela Capusso e, presumibilmente, anche Francesco Zoia (assente per influenza): «Ad Angera ci sono già quasi tutti gli ingredienti di cui la città necessita, quel che serve è risistemarli con la giusta cura e l’importanza che meritano. Un aspetto fondamentale deve allora essere l’aspetto con cui si presenta la città, che è anche il suo biglietto da visita – sottolinea Rabolini, ponendo come esempio la congiunzione tra la Piazza Parrocchiale e via Greppi -. Ad Angera, poi, servirebbe un coordinamento delle tante associazioni già presenti e preziosissime, che, in sinergia, possono creare momenti per coniugare diversi interessi e vitalizzare la città. Penso ad esempio al Corpo Musicale Santa Cecilia, nell’ultimo periodo estromesso dalla vita pubblica».

Proprio in questa direzione di stretto rapporto e coordinamento con le associazioni, con le realtà che vivono quotidianamente il territorio (dalla caserma ai dipendenti comunali) e con le istituzioni e gli enti – da Alfa al distretto del Commercio, passando per Provincia e Regione in modo di gestire al meglio i bandi e i fondi a disposizione (Fabrizio Zaninelli) – prosegue la linea programmatica di A come Angera, ora declinata nell’ambito dello sport e dei giovani (Francesco Perrone e Nicolò Ponti), con la valorizzazione degli impianti sportivi e l’individuazione di aree di aggregazione, ora declinata nell’ambito della sicurezza (Oscar Francioso e Lucia Palermo), a partire verso gli anziani da proteggere dalle cyber truffe, e infine nell’ambito del sociale, delle politiche giovanili e scolastiche (Gloria Todaro, Francesca Burattinello e Lorenza Marzetta), attraverso incontri per insegnare ai più piccoli l’educazione stradale, tavoli di lavoro insieme all’oratorio per l’organizzazione di momenti di aggregazione che vadano oltre a un campus estivo da potenziare, o a una nuova soluzione per migliorare la viabilità nell’area dei plessi scolastici.

A concludere la serata è, naturalmente, Brovelli, che, partendo dal bilancio comunale, indirettamente torna anche sull’esperienza della passata legislatura angerese interrotta prematuramente dopo la frattura con l’ex sindaco Molgora: «La “mission” di chi è chiamato ad amministrare la res pubblica è quella di essere pronti e all’ascolto. Serve anche saper fare un passo indietro e l’umiltà di riconoscere gli errori. Ma non tutto ciò che è stato fatto è per questo da buttare. Ci sono tante migliorie necessarie, questo gruppo intende farlo e realizzare il programma un passo alla volta. Quando si iniziano le opere bisogna ultimarle, altrimenti la macchina (comunale) si appesantisce e alla lunga creare criticità al bilancio».